Non è la prima volta che si parla della storia della manicure e della nail art, ma lo sapevate che ha radici davvero molto antiche?Addirittura, vedrete che si parlava già di unghie decorate…nell’età del bronzo! Ebbene sì, potrà ancor oggi sembrare frivolo, ma le mani hanno sempre avuto la loro importanza e lastoria della nail art ha riscontri molto interessanti in tutte le epoche, non solo negli anni che ancora noi possiamo ricordare!
Curiose di scoprire quali fossero i trend dell’Antico Egitto&Co? Siccome alcuni sono ancora oggi molto glamour, abbiamo idea che nel giro di qualche anno li potremmo ritrovare in passerella. Perché sappiamo bene che le tendenze sono quasi sempre ripescate dal passato, no?Allora continuate a leggere il post ;-)!
DECORAZIONE DELLE UNGHIE: UNA STORIA CHE PARTE DA LONTANO
Darsi una passata di smalto può racchiudere in sé molta più storia e significati di quanto possiamo pensare: questo perché, la decorazione delle unghie, ha radici che risalgono a ben 7000 anni fa!
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Una delle prime testimonianze a riguardo proviene dall’India, dove, a partire dal 5000 a.C, le donne si tingevano le punte delle dita con l‘henné, pratica che è tra l’altro sopravvissuta fino ad oggi e che si è anche evoluta in meravigliosi ed articolati tatuaggi.
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SMALTI A BASE DI ORCHIDEE TRA DINASTIA CHOU E MING
In Cina invece, a partire dal 3000 a.C., comparvero i primi smalti, realizzati con un composto formato da cera d’api, gelatina, gomma arabica, bianchi d’uovo e tinte vegetali. Per ottenere colorazioni più intense e particolari, che variavano dal rosa al rosso, si frantumavano petali di rosa e di orchidea, per poi mescolarli a questa miscela.
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Inoltre, tutte le volte checi lamentiamo dello smalto che non si asciuga in fretta, pensiamo al fatto che, questo smalto ante litteram, doveva essere applicato ore e ore prima, anzi, addirittura la notte precedente per essere pronto il giorno successivo!
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Ancora in Cina, nel ‘600 a.C, durante la dinastia Chou, i colori preferiti erano l’oro e l’argento, e le unghie, portate molto lunghe comesimbolo di ricchezza e di agiatezza, erano ricoperte da protezioni dorate.
Queste protezioni sono state anche riprodottenel dramma televisivo cinese in costume “La leggenda di Zhen Huan Zhuan”.
Tuttavia, un manoscritto testimonia un cambiamento di gusti in fatto di smalto durante la dinastia Ming, in cui si afferma che i colori preferiti erano il rosso e il nero.
NAIL ART COME ESPRESSIONE DI STATUS SOCIALE
Nel XVI secolo a.C., la nail art aveva inoltre un significato non solo estetico, ma anche profondamente sociale, dato che il tipo di colore che veniva usato per decorare le unghie simboleggiava lo status a cui apparteneva chi lo indossava. Nell’AnticoEgitto, infatti, i colori più scuri (come il rosso) erano riservati alle regine, mentre i colori chiari e dalle tonalità pastello erano riservate alle donne di estrazione sociale più bassa.
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Si diceva che la regina Nefertiti portasse le unghie di colore rosso vivo, ottenuto da un raro tipo di henné e, leggenda vuole, da alcune gocce di sangue! Cleopatra invece, altra famosissima regina, si dice prediligesse tonalità più scure, quasi vicino al bordeaux.
La regina Nefertiti. Credits: espande.it
Possiamo affermare dunque che la nail art è stata quasi sempre presente nel panorama storico, eccezione fatta per il Medioevo, periodo in cui non solo la decorazione delle unghie era in disuso, ma addirittura perseguibile!
LE UNGHIE TRA RINASCIMENTO E INCAS
La nail art ricomparve durante il Rinascimento, epoca in cui iniziarono a diffondersi anche prodotti mirati alla cura delle mani. Contemporaneamente, anche gli Incas erano soliti dipingere le unghie con colori che variavano dall’oro, al nero al verde, inoltrele ornavano con decorazioni a forma di aquila, per simboleggiare forza e potenza. In un certo senso, possiamo affermare che il concetto odierno di nail art è derivato proprio da quello Inca!
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IL XIX SECOLO: EMMA BOVARY TREND SETTER
Nel XIX secolo il panorama culturale è particolarmente attento all’aspetto delle unghie,ed inizia ad essere usata una miscela di oli rossi per la produzione dei primi smalti, per poi dare spazio anche a creme colorate e polveri apposite. L’età vittoriana,infatti, promulgava come ideali l’igiene fisica, la bellezza interiore che traspariva anche all’esterno e la purezza morale, ragion per cui spesso le donne (ma anche gli uomini), lucidavano le loro unghie con un po’ di succo di limone o aceto.
Ragazze nell’età vittoriana. Via Pinterest
Abbiamo anche una testimonianza letteraria riguardante la nail art, per la precisione nel romanzo Madame Bovary di Gustave Flaubert, in cui Emma, la protagonista, cura le sue unghie lucidandole con olio ed un panno di camoscio.
Isabelle Huppert nel ruolo di Emma Bovary nell’adattamento cinematografico del romanzo di Flaubert
Ragazze, non abbiamo ancora finito! Per un pieno di storia nail art e curiosità a partire dal ‘900 fino al futuro, andate a pagina 2!